[Poesia] Sicilia

China su foglio bianco.

E' la mia vita. Elegante, ricca di dettagli, priva di una visione d'insieme. Un quadro incomprensibile, prono a molteplici interpretazioni.
Tutte sbagliate: non esiste una chiave. Oppure, esiste! Ma non c'è una serratura da aprire.
La metafora: sei tu.
Che colori le mie labbra di un rosso vivido,vivo, lento e fondente come il magma dell'Etna. La mia pelle diventa nera, attingendo dal colore della tua divisa.
Dirai: "lo era già, pur con le chiaroscure trame che la matita può disegnare".
Eppure tu trasformi le linee in una tinta. Cola il catrame. Dal collo scendendo lungo l'addome.
Copre tutto.

In cielo di giallo, ovvero: di pazzia. Allucinato, ora non sopporto più la pace dell'azzurro. Abbacinato, chiudo gli occhi.
Ora due Soli buissimi coprono il cielo annerendo con luminosità TUTTO. I tuoi occhi.

Ogni oggetto visto con la nuova luce è più piccolo; più minuto.
In sostanza: più misterioso.
Sembra nascondere molto di più di ciò che le leggi della proporzione da secoli sanno spiegare.

Fuggo dal rosso. Mi è negato. Nessun fiore in questo nuovo mondo è diverso dal rosso. Tutto ciò che è nobile, desiderabile (con violenza perfino o con purissimo desiderio) lo è.
E' il rosso dei pomodori che da piccola addentavi come una novella Eva, ebbra nell'assaggiare il frutto del suo peccato.

La furia dei venti muove ogni luogo sfumandone i contorni . Vuoi forse ridisegnarli tu o semplicemente -desideri- confondermi ? Rido, perchè so che nessuna lente potrà mai proteggermi dalla polvere, dalla fuliggine di quell'immensa macchina che incessantemente crea quella fastidiosa Realtà nella quale sto scrivendo - circondato da colori non miei - queste parole blu.

Vorrei intingere l'inchiostro dal tuo cuore, o dal posto in cui le mie emozioni sono generate. Forse la lingua, così vorace e libera. Forse.