Un piatto molto raffinato e assolutamente metaforico.
Il cuoco si prodigherà di catturare un'ampia farfalla dai petali bianchi, che sia robusta e con apertura alare di almeno
4 centrimetri.
Con rapidità, le incollerà sul corpicino una punta di miele viscoso.
Un biscotto leggero, impastato con farina bianca, zucchero grezzo e acqua aromatizzata, sarà appiccicato sopra il miele.
Sopra il primo biscotto, il cuoco avrà cura di incollarne un'altro con la massima delicatezza, in modo da non urtare
o irritare l'esile corpicino della farfalla.
Successivamente decorerà il piatto con alcune strisce di cioccolato fuso, seguendo l'ispirazione del momento.
Il piatto contenente la farfalla biscottata deve essere fondo, quasi conico, con una base piatta fatto di bronzo o
rame pulitissimo e alto almeno 15 centimetri.
L'effetto artistico è dato dal volo della farfalla. Essa sarà sì appesantita da non poter volare via, ma non così tanto
da non poter ballare nel piatto. Il bianco delle sue ali candide contrasterà con il nero del cioccolato fondente fuso
creando un'armonia del cuore unica al mondo.
Il commensale avrà l'onore di rimuovere il biscotto soprastante la farfalla, il quale è assolutamente
leggero e gustosissimo al palato.
La farfalla, lieta di aver servito, avrà soddisfatto il suo compito, e con gioia si innalzerà al cielo, ora
libera di andarsene.
L'effetto migliore si ha servendo la stessa portata a tutta la sala del convivio. La gioia scaturita dal volo
di tante farfalle biscottate bianche sarà un'immagine che rimarrà per sempre nell'animo dei gentili commensali.
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