Le cicale di Zefiro sono sottili insetti volanti.
Hanno un corpo tubulare, stretto e lungo circa 2 centimetri.
Sanno volare, ma la loro finissima ossatura e il loro etereo peso non permette di spostarsi agilmente nell'aria se è presente anche una leggera brezza. Le cicale di Zefiro, essendo minute, sono trascinate lontano, infinitamente distanti le une dalle altre.
Hanno una lunga spirotromba lunga tanto quanto la metà del loro corpo. Con questa riescono ad emettere un suono cristallino ad altissime frequenze, che riesce a richiamare l'altro sesso a distanze immense.
Comunicano così, e per accoppiarsi sfidano con la loro leggerezza i possenti zii: Maestrale, Scirocco, Libeccio... ed anche il padre Zefiro. Molte cicale muoiono in tale impresa. Soltanto alcune, giunte vicino, uniscono i canti.
L'eco delle loro melodie acquista vigore, si fa suono, e con una scintilla generano, nel vento, un nuovo figlio, presto disperso per via della sua fragilità.
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